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PER INSERIRE IL PROPRIO ANNUNCIO DI MOBILITA' SU LIPOL.IT e FACEBOOK
comunicare : nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari (ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento) Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico. Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta. Si ringrazia per la fattiva collaborazione IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini
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DOMANI LE RIUNIONI PER IL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE |
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Notizia n° 55 del: 29/10/2008 [18:13] Autore: Segretario
Si è tenuta il 27/10/2008 al Dipartimento della funzione pubblica la riunione dell'Organismo di coordinamento dei Comitati di settore. Nella riunione, il ministro Brunetta ha chiesto ai presidenti dei comitati di settore la rapida emanazione degli atti di indirizzo per l’avvio di tutti i contratti collettivi del biennio economico 2008-2009. I comitati di settore presenti rappresentavano le Regioni e gli enti locali, la sanità, gli enti pubblici non economici, università, ricerca e la scuola. Tutti i Presidenti dei comitati di settore hanno dato la loro disponibilità ad una rapida conclusione delle procedure. Sempre sul versante dei contratti è stato convocato per domani dall'Aran il tavolo per il contratto dei Ministeri, cui seguirà una ulteriore riunione giovedì prossimo. Infine mercoledì prossimo si avvieranno le riunioni per il nuovo modello contrattuale. "Sono soddisfatto dell’esito dell’organismo di oggi e sono convinto – ha dichiarato il ministro Brunetta – che con la buona volontà di tutti si possa giungere al più presto alla conclusione dei contratti del pubblico impiego. Spero che ciò avvenga entro la fine dell’anno, in modo che i contratti siano efficaci già dal mese di gennaio prossimo".
Fonte: FUNZIONE PUBBLICA
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NAPOLI - BASTA CON LE CHIACCHIERE E METTIAMO FINE AGLI SPRECHI |
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Notizia n° 54 del: 28/10/2008 [22:17] Autore: Segretario
Prot 285 Al sig Sindaco del Comune di Napoli ON. Iervolino< ?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /> Napoli 27/10/ 08 Al sig. Direttore Generale del Comune di Napoli On. Luigi Massa Al sig. Comandante della Polizia Locale Napoli dr Luigi Sementa Alla Giunta Comunale Ai Gruppi Consiliari A TUTTI I SINDACATI A TUTTI GLI OPERATORI AGLI ORGANI STAMPA Oggetto: BASTA CON LE CHIACCHIERE E METTIAMO FINE AGLI SPRECHI Il 20 ottobre ’08 ho ricevuto (insieme ai responsabili degli altri sindacati) l’invito da parte della CISL a partecipare per il 24 c.m. a una riunione presso l’Hotel Ramada “… per ricercare, in modo unitario, tutte le azioni sindacali necessarie alla categoria”. Pur ritenendo importante e necessario unire le forze sindacali per il bene comune dei lavoratori noi del Lipol riteniamo che l’unica responsabile del “disastro Napoli” è il Sindaco con l’Amministrazione Comunale e ci chiediamo come mai, fino ad oggi, gli unici a denunciare in modo dettagliato e fermo: i continui sprechi di denaro, le sedi costose e inadeguate, le “manipolate” applicazioni di leggi importanti (626/94 – legge 104, etc) , i giudizi a dir poco vaghi e ambigui espressi nella sorveglianza sanitaria, le strane denunce “schettiniane” alla Procura, la pessima qualità del vestiario, i carri attrezzi inutilizzati, i veicoli del Corpo sporchi o fermi per mancanza di manutenzione, i fax eternamente rotti, la mancanza di formazione e informazione, siamo sempre stati noi del Lipol (vedi documenti, filmati e articoli sul ns sito www.lipol.it) vedendo solo qualche volta seguirci qualche altra organizzazione sindacale. Perciò se veramente gli altri sindacati vogliono fare sul serio e affrontare quanto sopra, noi siamo pronti. Per quanto riguarda il nuovo Comandante al di là di qualsiasi giudizio bisogna ammettere oggettivamente che è stato il primo che abbia colpito prima i vertici e non la base come invece hanno sempre fatto i predecessori. Ai colleghi iscritti o che decideranno di far parte del Lipol ricordiamo che siamo pronti ad intervenire con i ns mezzi e studi legali (vedi danno biologico e non solo) là dove ci segnalassero di essere vittime di provvedimenti (oggettivamente) ingiusti da parte del Comandante Sementa o di chiunque altro (come abbiamo sempre fatto). Ci auguriamo che al più presto, visto anche la crisi economica e le richieste di sicurezza da parte dei cittadini, ci si possa al più presto sedere tutti insieme (parte sindacale e amministrativa) per porre fine a sprechi e dare le giuste risposte alla CITTA’. IL SEGRETARIO NAZIONALE E RSU Daniele Minichini Le segreterie e i dirigenti: Vincenzo FIORENTINO –Carmine SCHETTINO – Alberto CHIANESE – Oscar CERRITO – Maurizio GADALETA -
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LA TRASMISSIONE REPORT DAL TITOLO: IL SINDACALISTA |
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Notizia n° 53 del: 27/10/2008 [11:59] Autore: Segretario
Quando abbiamo creato il Lipol è stato proprio perchè stanchi e sfiduciati dalle grosse organizzazioni che non tutelano più i lavoratori come una volta. A riprova di ciò ieri sera è andato in onda su rai 2 la trasmissione REPORT dal titolo "IL SINDACALISTA. Quanti sono i sindacati in Italia? Quanto incassano? Come si mantengono? E a cosa servono? "clicca qui per vedere il filmato CLICCA QUI PER IL TESTO INTEGRALE I sindacati si autocertificano gli iscritti, la UGL ne dichiara 2.145.995, scavalcando così la UIL che ne dichiara 2.060.000. Ma chi controlla se effettivamente questi numeri sono veri, visto che soprattutto in base agli iscritti, un sindacato ha più o meno peso nelle trattative? Nel cercare di capire qual è oggi il ruolo del sindacato in Italia, abbiamo provato noi a fare i conti nelle loro tasche e siccome le bugie hanno le gambe corte, ci siamo accorti che qualcuno bara. Abbiamo anche cercato di capire come funziona, come si finanzia e quali servizi offre ai propri tesserati. Si parte dagli iscritti nelle fabbriche e nel pubblico impiego; si ricostruisce il ruolo del delegato, del funzionario territoriale, di quello provinciale, regionale e nazionale. Alla fine abbiamo contato 700 mila rappresentanti: un esercito! 3.300 sono ex dipendenti pubblici, distaccati, che continuano a percepire lo stipendio dal pubblico. Abbiamo visto che in alcune categorie non riescono a far rispettare i contratti e a tutelare i lavoratori. Nel settore delle telecomunicazioni ci sono dipendenti che pur lavorando nella stessa azienda e ricoprendo le stesse mansioni, arrivano ad avere stipendi completamente diversi: l'uno la metà dell'altro. I lavoratori non si fidano più dei sindacati, e gli iscritti calano, ma senza rappresentanza i rapporti di lavoro degenerano. E poi c'è l'esercito dei disoccupati organizzati, che si sono riuniti pure loro in un sindacato. Ma ormai hanno tutti i capelli bianchi.
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LUCCA - CORSO PER AGENTI DI P.M. PER INTERPRETARE IL LINGUAGGIO CORPOREO E CAPIRE....LE BUGIE |
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Notizia n° 52 del: 21/10/2008 [13:15] Autore: Segretario
Corso anti-menzogna per gli agenti della Polizia Municipale
Dopo aver appreso le tecniche di tiro e pattuglia e dopo aver imparato a condurre un mezzo in condizioni climatiche avverse, la Polizia Municipale prosegue con i corsi di aggiornamento frequentando un percorso di interpretazione del linguaggio del corpo per svelare le menzogne.
"Sono tutte iniziative atte ad approfondire le conoscenze necessarie per l'attività quotidiana di un agente di Polizia Municipale – specifica l'assessore Elio Cappellini -. E' importantissimo che gli agenti siano costantemente preparati sulle più moderne tecniche e per questo l'amministrazione ha ritenuto di dare vita a una formazione specifica fosse fondamentale. Nell'ottico di una formazione al passo con i tempi e attenta alle esigenze della sicurezza dei cittadini, siamo convinti che gli agenti debbano avere una preparazione sempre più specifica e attenta, che possa aiutarli nello svolgimento delle proprie funzioni e soprattutto nel confronto e nel dialogo con le persone".
Coordinato dall'ispettore Nadia Nottolini, il corso è stato frequentato da 46 agenti lucchesi, preparati dal relatore dr. Antonio Luce, psicologo e formatore, presidente dell'Istituto "Armonia e Formazione", che tiene seminari formativi a Questure, forze dell'ordine, insegnanti e a molte altre categorie professionali.
Il linguaggio del corpo può rivelare piccoli segni e particolari incontrollabili quando non viene detta la verita. Il corso è servito agli agenti per rilevare e intepretare questi segnali, oltra a imparare come relazionarsi nel diagolo con il cittadino.
"L'obiettivo dei diversi corsi – sottolinea la comandante Antonella Manzione – è sempre quello di preparare il personale alle diverse situazioni a cui gli agenti della Municipale si trovano a far fronte quotidianamente, e nelle quali è necessario saper agire con consapevolezza e prontezza, per garantire sicurezza ai cittadini e a se stessi".
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QUANTO CI COSTANO I VIGILI |
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Notizia n° 51 del: 11/10/2008 [12:46] Autore: Segretario
SULL'ESPRESSO DI QUESTA SETTIMANA (in edicola da ieri 10 Ottobre 2008) un servizio dal titolo "SQUADRA SPECIALE VIGILE SCERIFFO" con alcune dichiarazioni del Segretario Nazionale del LIPOL Daniele Minichini. Qui sotto riportiamo la tabella riportata dal settimanale . Per leggere una parte del Servizio clicca qui QUANTO CI COSTANO L'analisi di CIVICUM sulle polizie locali. Dati 2006 | MILANO | NAPOLI* | ROMA | TORINO | | Numero Vigili | 3.276 | 2.366 | 6.587 | 1.957 | | Costo per Vigile** | 45.891 | 33.300 | 45.707 | 47.117 | | Multe per vigile | 561 | 453 | 336 | 450 | | Vigili per 10 mila residenti | 25 | 25 | 24 | 22 | | Costo vigile per multa** | 82 | 74 | 136 | 105 | | *dati 2005 **dati in euro
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UN FRANCOBOLLO DEDICATO ALLA POLIZIA LOCALE |
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Notizia n° 50 del: 10/10/2008 [13:10] Autore: Segretario
Un vigile urbano per il dentello dedicato alla Polizia Locale Esce il 23 ottobre il francobollo rientrante nella tematica "Le istituzioni" e dedicato alla Polizia Locale, un nome con il quale si fa riferimento a tutti quei corpi di polizia che svolgono i loro compiti nell'ambito degli enti di appartenenza. Quindi non solo vigili urbani (uno dei quali, ripreso in divisa mentre sembra dirigere il traffico di una grande città) ma anche, ad esempio, polizia provinciale e polizia delle comunità montane. L'emissione, accompagnata da un bollettino illustrativo a firma di Gianni Alemanno, Sindaco di Roma, avrà l'annullo "primo giorno" presso l'ufficio postale di Roma 10. di Francesco De Carlo E' un vigile urbano in divisa e berretto rigido ad illustrare il francobollo da 0,60€ in uscita il 23 ottobre e dedicato alla Polizia Locale e al lavoro quotidiano di controllo del traffico e di polizia giudiziaria svolto in tutte le città e paesi d'Italia. Il dentello, che esce nell'ambito della serie tematica "Le istituzioni", raffigura un vigile ripreso in una classica postura durante la direzione del traffico viario, ed è completato, sullo sfondo, da una cartina stradale stilizzata. In realtà il francobollo è destinato a ricordare non solo i vigili urbani ma, appunto, tutti i corpi di polizia locale quelli cioè che svolgono compiti di polizia "nell'ambito territoriale dell'ente di appartenza", come stabilito all'art. 12 del Codice della Strada e all'art. 5 della Legge Quadro 7 marzo 1986. Tra questi, pertanto, vanno annoverati anche gli agenti delle varie polizie provinciali o delle comunità montane. Sarà il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a firmare l'articolo che accompagnerà l'emissione nel consueto Bollettino illustrativo. Caratteristiche tecniche Emissione, per il giorno 23 ottobre 2008, di un francobollo appartenente alla serie tematica "Le istituzioni" dedicato alla Polizia Locale, nel valore di € 0,60. Il francobollo è stampato dall'Officina Carte Valori dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta: mm 30 x 40; formato stampa: mm 26 x 36; dentellatura: 13¼ x 13; colori: cinque; tiratura: tre milioni e cinquecentomila esemplari; foglio: cinquanta esemplari, valore "€ 30,00". La vignetta raffigura un particolare di una cartina stradale stilizzata ed un vigile urbano che, dalla caratteristica pedana, è intento a dirigere il traffico. Completano il francobollo la leggenda "POLIZIA LOCALE", la scritta "ITALIA" e il valore "€ 0,60". Bozzettista: Gaetano Ieluzzo. A commento dell'emissione verrà posto in vendita il bollettino illustrativo con articolo a firma dell'On.le Gianni Alemanno, Sindaco di Roma. L'Ufficio Postale di Roma 10 utilizzerà, il giorno di emissione, l'annullo speciale realizzato a cura della Filatelia di Poste Italiane. Il francobollo e i prodotti filatelici saranno posti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, i Negozi "Spazio Filatelia" di Roma, Milano, Venezia, Napoli. |
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NAPOLI - NUCLEO INVESTIGATIVO DELLA POLIZIA MUNICIPALE |
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Notizia n° 49 del: 01/10/2008 [13:58] Autore: Segretario
Vigili urbani, nasce il nucleo investigativo Non solo l’addio ai cinque settori che raggruppavano le unità operative. La rivoluzione firmata dal generale Luigi Sementa, dal primo settembre nuovo comandante della polizia municipale, passa per una parola d’ordine: investigazione. Il passato di Sementa, a lungo capo del reparto operativo dei carabinieri, parla chiaro: le indagini sono un’attività fondamentale per le forze dell’ordine, vigili urbani compresi. Per questo motivo il prossimo passo, nello snellimento dei settori deciso dal nuovo comandante, sarà la creazione di un’aliquota investigativa. Una struttura che vedrà lavorare insieme molte delle risorse attualmente dedicate alle indagini. Dai 27 agenti originariamente destinati al Nis, il nucleo intervento speciale, al Nmt (nucleo mobilità turistica) con 14 uomini, dall’ufficio minori al Npa, il nucleo polizia amministrativa (24 agenti): di qui a breve gli uomini che compongono queste «squadrette» potrebbero lavorare gomito a gomito. Nell’ambito delle stesse unità operative un’aliquota potrà essere destinata alle indagini. Un tema «caldo», che presto potrebbe finire nel mirino della polizia municipale - dopo la lotta intrapresa contro i parcheggiatori abusivi - è il controllo dei taxi e delle licenze. Sementa non vuol sentir parlare di declassamenti o bocciature. «Anzi - dice - gli ufficiali trasferiti avranno un doppio incarico». Il comandante allude ai maggiori Antonio Baldi, Salvatore Greco e Claudio Cappuccio, passati a guidare la seconda, la quinta e l’undicesima unità operativa. Oltre a questo, si occuperanno rispettivamente di ambiente, aree mercatali e cimiteri. Alle unità operative, infatti, finiranno i servizi compresi nel proprio territorio. Tra i primi obiettivi della ristrutturazione, l’aeroporto di Capodichino, che è sotto la «giurisdizione» della nona unità operativa (Secondigliano-San Pietro-Scampia). Oltre a una sede adeguata e a un numero maggiore di uomini, Sementa vorrebbe portare uomini specializzati e che parlino le lingue straniere. Dei veri interpreti, riconoscibili da una striscetta sul braccio. f.j. Fonte: IL MATTINO
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NAPOLI - PRIMI CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI NEL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE |
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Notizia n° 48 del: 30/09/2008 [20:08] Autore: Segretario
Vigili, Sementa cancella i settori Valzer di poltrone tra gli ufficiali | | |
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| Una struttura snellita, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia e aumentare l’operatività. Il primo passo della rivoluzione portata avanti dal nuovo comandante della polizia locale Luigi Sementa, è l’eliminazione dei settori (collinare, settentrionale, centrale, occidentale e orientale) che raggruppavano le unità operative. Queste ultime da oggi dipenderanno direttamente dal comando di via De Giaxa. In questi giorni è partito anche il valzer degli spostamenti. La novità più importante riguarda l’unico dirigente rimasto nel Corpo, dopo il pensionamento di Salvatore Sacco: proprio ieri la ratifica del trasferimento del colonnello Aldo Carriola, passato dal settore centrale al settore legale. Il maggiore Antonio Baldi passa dalla guida dell’Uosae (antiabusivismo) e del settore motorizzato a quella della seconda unità (Soccavo-Pianura). Al suo posto arriva Nicolangelo Pezone dall’ottava unità, che passa al maggiore Vincenzo Tarallo (ex capo del settore legale). Il maggiore Salvatore Greco (ex affari generali e settore centrale) passa alla quintà unità (Stella-San Carlo), mentre caposezione della sesta unità (Chiaia-Posillipo) diventa il tenente Gaetano Frattini, con il maggiore Antonietta Agliata che approda agli affari generali. Alla decima unità, dal settentrionale, passa il maggiore Antonio Fusco; all’undicesima, dall’occidentale, il maggiore Claudio Cappuccio. f.j. Fonte: IL MATTINO
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TORINO - APPROVATE MODIFICHE SU DOTAZIONE STRUMENTI TUTELA POLIZIA MUNICIPALE |
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Notizia n° 47 del: 30/09/2008 [18:30] Autore: Segretario
Torino - La Giunta approva le modifiche sulla dotazione strumenti tutela Individuati i servizi e le modalità di assegnazione, custodia e gestione. | | Torino, 30 set.2008 - (Adnkronos) - Manganelli e spray irritante in dotazione ai vigili urbani di Torino. La Giunta comunale del capoluogo piemontese ha approvato stamani alcune modifiche al regolamento organico di servizio della polizia municipale in applicazione delle norme approvate a luglio dalla Giunta regionale del Piemonte che definiscono le caratteristiche e le modalità di impiego degli armamenti e degli strumenti di autotutela per gli operatori di polizia locale. Il regolamento di servizio della polizia municipale torinese era stato approvato dal Consiglio comunale nel dicembre del 1979. I nuovi articoli introdotti stabiliscono che i servizi esterni di vigilanza, il controllo e la protezione della casa comunale, la sorveglianza delle armerie e i servizi notturni di pronto intervento devono essere eseguiti avendo con sè l'arma in dotazione, inoltre il personale dovrà essere dotato di spray irritante, manette e mazzetta segnaletica e sfollagente di gomma. Sono state individuate anche le procedure di assegnazione, custodia e gestione delle armi. Per il personale delle squadre nomadi delle Circoscrizioni 5 e 6 e del Nucleo Progetti e Servizi mirati che opera sul territorio in attività di controllo dei campi, in servizi di contrasto dell'abusivismo commerciale e ai parcheggiatori abusivi e in attività di mantenimento della sicurezza sui mezzi pubblici, è prevista anche l'assegnazione individuale del 'tonfà, articolare manganello in resina con impugnatura (derivato dalle arti marziali orientali) oggi in dotazione a molte Forze di polizia e ai carabinieri. (Chf/Pn/Adnkronos) 30-SET-08 15:35 NNN |
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NAPOLI - NON PASSA IN CONSIGLIO COMUNALE L'ORDINE DEL GIORNO CHE PREVEDE MANGANELLI E SPRAY PER I VIGILI. |
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Notizia n° 46 del: 24/09/2008 [21:52] Autore: Segretario
Respinto l’ordine del giorno del Pdl per le dotazioni ai caschi bianchi. Decisivo il parere del comandante | | |
| IL RETROSCENA Dieci ore di maratona in aula, ma l’unico momento in cui la maggioranza ha dato segni di coesione è stato quando si è trattato di bocciare l’ordine del giorno del Pdl che prevedeva di assegnare ai vigili urbani manganelli e spray. Solo un piccolo barlume di luce, probabilmente, perché il sindaco ci teneva moltissimo affinché l’ordine del giorno venisse bocciato. La Iervolino ha controllato e ribadito in prima persona che il percorso di quel documento fosse quello preventivato. «È l’unico emendamento del centrodestra - ha dichiarato il primo cittadino - che non condivido, per il resto tutti gli altri vanno bene». Malgrado questo Salvatore Guerriero ha votato sì, Franco Verde ha confermato che quel documento lo condivideva e altri quattro consiglieri del Pd che lo avevano firmato sono spariti dall’aula al momento del voto. Solo una coincidenza? Alla domanda per il momento nessuno ha risposto però la resa dei conti nel centrosinistra appare prossima. A battagliare fin dalla mattina su questo fronte è stata tutta la sinistra radicale che ha tenuto sulla corda la maggioranza fino al voto sul piano sicurezza quando è venuto meno il numero legale, ma non per colpa di Rifondazione che si è astenuta e quindi è rimasta in aula. Le defezioni sono sorte proprio nel Pd. Rifondazione in precedenza però aveva minacciato addirittura di lasciare la maggioranza in caso di sì ai manganelli ai vigili. Ad affossare la possibilità di dare ai vigili urbani i manganelli in dotazione ai loro colleghi di Salerno, ci aveva pensato però anche il generale dei caschi bianchi Luigi Sementa. Il quale due giorni fa, ascoltato nella commissione competente ha mostrato seri dubbi sulla reale utilità di questo strumento e ha bocciato nettamente la dotazione dello spray. Ha avuto il suo peso questo parere dell’ex carabiniere perché è stato fra gli argomenti più concreti sui quali è stato motivato il no. «Un piano sicurezza alla camomilla» lo hanno ribattezzato quelli del centrodestra. In realtà il centrosinistra si è sforzato di raccogliere le loro istanze, per esempio è passato un ordine del giorno che impegna il sindaco a dare la delega alla «sicurezza e vivibilità urbana» al più presto possibile. Tutte operazioni che il centrosinistra ha messo in campo per assicurarsi la non ostilità all’atto del voto sul piano sicurezza. Ma la manovra non è riuscita. lu.ro. FONTE: IL MATTINO
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NAPOLI - SOLO BUONI PROPOSITI O FATTI? |
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Notizia n° 45 del: 23/09/2008 [19:21] Autore: Segretario
Apprendiamo, con piacere, dai quotidiani l'annuncio di un ordine del giorno in Consiglio Comunale per la dotazione di strumenti per la difesa per la polizia municipale e l'intenzione del Comandante di riattivare il controllo a distanza delle telecamere nella sala operativa, corsi di formazione e nuove dotazioni per gli operatori.Ci auguriamo che questi buoni propositi vadano in porto senza "alterazioni o aborti". Ce da segnalare però, che a tutt'oggi, la famosa riforma del Corpo più volte annunciata negli ultimi anni non è stata ancora "partorita" dall'Amministrazione Comunale. "Fusse che fusse la vota bona!!!" Radio, garitte e telecamere manovrabili | | | «Il divieto di sosta dalle 8 alle 10 vuole ridurre del 30% l’uso dell’auto privata a favore del trasporto collettivo». È l’annuncio dell’assessore alla Mobilità Agostino Nuzzolo, in occasione della riunione della commissione Mobilità presieduta da Mario D’Esposito, che si è svolta ieri e dove Raffaele Ambrosino di Forza Italia, ha annunciato un ordine del giorno in Consiglio per la dotazione di strumenti per la difesa personale agli agenti di polizia municipale. «Con un progetto speciale e i finanziamenti della Regione saranno migliorate le strutture» dice l’assessore alla Polizia locale, Luigi Scotti. Il comandante dei vigili Sementa sottolinea: «Siamo all’anno zero, dobbiamo ricominciare daccapo, eliminando spese inutili e senza tollerare sacche di privilegio o raccomandati». Tra le novità annunciate, la riattivazione del «brandeggio» (controllo a distanza) delle telecamere nella sala operativa, le nuove radio, corsi di formazione per i vigili e snellimento delle strutture di comando, oltre alla sistemazione di garitte visibili in punti chiave della circolazione. f.j. | Fonte: IL MATTINO |
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CRIMINOLOGIA - NUOVA TECNICA DI RILEVAMENTO DELLE TRACCE DI UN DELITTO |
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Notizia n° 44 del: 23/09/2008 [17:28] Autore: Segretario
Criminologia Oltre le impronte digitali Il piatto pronto incastra l'assassino L'impronta di sudore lasciata toccando un oggetto è più ricca di sale se si consumano piatti pronti, provocando una lieve corrosione dei metalli eventuialmente toccati Un ricercatore dell'Università di Leicester consulente della polizia del Northamptonshire, in Gran Bretagna, ha sviluppato una nuova tecnica di rilevamento delle tracce lasciate sulla scena del delitto che permette di visualizzarle anche se gli oggetti toccati sono stati puliti, purché il colpevole sia solito... consumare piatti pronti. Come ha spiegato John Bond, l'esperto forense che ha sviluppato il metodo, "per la conservazione del prodotto i cibi pronti tendono ad avere un contenuto più elevato in sale, sale in eccesso che il corpo espelle con il sudore attraverso i pori presenti sui polpastrelli" ha spiegato Bond. "L'impronta di sudore che viene lasciata toccando un oggetto sarà quindi più ricca di sale se si consumano piatti pronti, e quanto maggiore è la salinità, tanto maggiore è la corrosione del metallo." Questo lavoro di Bond si inserisce in una serie di ricerche che mirano a poter ottenere il profilo di una persona anche da deboli tracce di sudore: "La quantità di sudore lasciata varia da persona a persona, come pure i suoi componenti. Per questo metodo è importante come varia il contenuto di sale, ma esistono altri elementi che potenzialmente ci possono permettere di descrivere il tipo di persona che ha lasciato la traccia. Conoscere lo stile di vita di una persona non è altrettanto valido quanto disporre delle sue impronte digitali, ma per la polizia può essere comunque un'informazione importante se non si hanno altri elementi." "Lo studio del sudore - ha aggiunto Bond - potrebbe essere di particolare aiuto nel caso di crimini di tipo terroristico, dove la natura dell'evento tende a far dimenticare le evidenze forensi. Una traccia di sudore lasciata su un pezzo di metallo o su un frammento di bomba che può essere rinvenuto dopo l'attentato può consentire di ottenere indizi sulla persona che l'ha perpetrato." "Potremmo descrivere lo studio del sudore come un processo di rilevazione intelligente delle impronte digitali, che sotto certi aspetti ci dice di più sull'individuo della semplice identificazione." (gg) Fonte:LE SCIENZE
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CAMERA: IL POLIZIOTTO DI QUARTIERE NON PUò ESSERE DELLA POLIZIA MUNICIPALE |
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Notizia n° 43 del: 22/09/2008 [11:53] Autore: Segretario
Camera: poliziotto di quartiere, no a polizia municipale Le competenze di servizio del "Poliziotto e del Carabiniere di quartiere" non può essere trasferita dalle Forze di polizia a competenza generale ai Corpi di polizia municipale: è quanto si legge nella risposta scritta fornita dal sottosegretario di Stato per l'interno, Alfredo Mantovano, all'interrogazione dei deputati Bernardini ed altri che avevano riportato una richiesta della Silp, il sindacato di polizia della Cgil. Secondo Mantovano "le diverse professionalità messe in campo per l'esercizio di tale settore operativo debbano considerarsi fra loro complementari e non alternative". Gli stessi patti di sicurezza sottoscritti dai prefetti con i sindaci prevedono forme di coordinamento fra le attività dei poliziotti, dei carabinieri e dei vigili di quartiere in un'ottica di potenziamento e di valorizzazione della polizia di prossimità. Il sottosegretario ha anche ricordato che il dl 92/08 convertito in legge nel luglio scorso e nel ddl all'esame del Senato vi sono norme precise per affidare maggiori poteri ai sindaci in tema di sicurezza. Il poliziotto e il carabiniere di quartiere: quando nasce Il servizio del «Poliziotto e del Carabiniere di quartiere» è stato introdotto nella realtà operativa nazionale a partire dal 2002, allorché si è dato avvio ad un processo di graduale inserimento dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere sul territorio nazionale, modulandone la distribuzione e l'impiego in base alle esigenze locali. L'iniziativa, dopo una prima fase sperimentale che ha interessato ventotto città, è stata ampliata a tutti i capoluoghi di provincia e a novantacinque comuni non capoluogo, per un totale di settecentottantacinque quartieri. Attualmente (dati aggiornati al mese di giugno) risultano impegnati nel progetto tremilasettecentouno operatori appartenenti alla polizia di Stato ed all'Arma dei carabinieri; entro l'anno saranno assegnate altre duecentonovantasei unità, che consentiranno di avviare il servizio in altri nove comuni ed in altri cinquanta quartieri delle città capoluogo di provincia. L'attività del «Poliziotto e del Carabiniere di quartiere», costantemente monitorata dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, ha consentito di ottenere risultati soddisfacenti sia sotto il profilo della prevenzione sia sotto il profilo della repressione dei reati in tutte le aree urbane interessate.
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UNIONE EUROPEA BACCHETTA ITALIA PER TROPPI NUMERI DI EMERGENZA |
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Notizia n° 42 del: 20/09/2008 [12:32] Autore: Segretario
IL LIPOL da sempre si batte contro gli sprechi di denaro e risorse umane. Ancor prima della sua nascita il suo fondatore Segretario Generale Daniele Minichini, più di dieci anni fa, durante un Coinvegno alla presenza dell'on. NAPOLITANO(oggi ns Presidente della repubblica) auspicò una riduzione dei Corpi di Polizia presenti in Italia per uniformarsi agli altri Paesi Europei (ove si arriva ad un massimo di tre Corpi di Polizia). Allo stesso tempo parlò di Centrale unificata e di un numero telefonico unico al quale i cittadini potessero segnalare qualsiasi tipo di allarme o problema. Oggi tutto ciò si è avverato in Europa mentre, come si palesa nell'articolo qui sotto riportato, l'Italia ritardataria viene bacchettata dalla UE Troppi numeri per emergenza, Ue contro Italia In Paesi Ue c'è il '112'. Nel nostro Paese, invece, una pletora Serve un'ambulanza per un ferito? Oppure un intervento dei vigili del fuoco oppure della polizia per un omicidio? In Germania, come in altri Paesi dell'Unione europea basta chiamare il 112, numero unico utile per tutte le emergenze che è gestito da una sala operativa che smista gli interventi in base alle situazioni richieste. Il numero unico per le emergenza semplifica anche la vita ai cittadini: prendiamo il caso di un tedesco (o di un cittadino europeo) che si trova in Italia per un periodo di vacanza o di lavoro. In caso di necessità, il cittadino Ue in Italia potrebbe avere non poche difficoltà a orientarsi nella giungla di numeri utili (tanti quante sono le emergenze immaginabili, o quasi). In Italia, infatti, continuano a sopravvivere diversi (troppi) numeri per le emergenze. C'è infatti il '113' gestito dalla Polizia di Stato e il '112', che in Italia (al contrario di quanto avviene in Europa) è il numero che si digita per richiedere il pronto intervento dell'Arma dei carabinieri. A questi, si aggiunge il '117' della Guardia di Finanza per chi intende denunciare illeciti fiscali o reati economici. Per le ambulanze e il soccorso medico il numero ad hoc è il '118'. Per gli incendi boschivi, per fare un caso, si arriva al paradosso di due numeri di emergenza: quello dei Vigili del Fuoco che è il '115' cui si è aggiunto nel tempo il '1515' del Corpo Forestale dello Stato. Chi è in mezzo al mare con una barca in avaria con il mare in tempesta può chiamare il '1530' ovvero il numero blu per le emergenze in mare della Guardia Costiera. E' da quasi tre anni che, con fasi alterne, a cavallo degli ultimi tre governi, è stata avviata in Italia la sperimentazione del numero unico per le emergenze. La fase propedeutica all'attivazione sul territorio nazionale del servizio 112 è stata avviata da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 4 agosto 2003), che ha anche costituito un gruppo di lavoro per l'avvio della sperimentazione. Il 15 marzo 2005 il Gruppo di lavoro ha approvato lo studio di fattibilità del progetto. Con DPCM del 30 giugno 2005 era stata inoltre istituita, presso il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, una specifica struttura di missione, denominata "Unità tecnico-operativa per l'istituzione del Numero Unico Europeo di Emergenza", allo scopo di coordinare tutte le attività necessarie all'attuazione del progetto. Sono poi partite le sperimentazioni in alcune città. Nel frattempo, però, l'Unione Europea (è di oggi la notizia) ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia sul numero unico europeo di emergenza 112. "Chiedo all'Italia - ha spiegato il Commissario Ue per i media e le società dell'informazione, Viviane Reding - di assicurare che tutte le chiamate al 112 siano gestite con la stessa efficienza delle chiamate agli altri numeri di emergenza nazionale da parte di tutti i centri di emergenza in modo che gli europei possano ottenere aiuto quando necessario". Insomma, una 'tirata d'orecchio all'Italia' che non ha ancora razionalizzato la 'giungla' dei numeri di emergenza e avviato un numero unico europeo che è il '112'. | fonte: www.apcom.it
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CIRCOLARE DELLA PROCURA DI VITERBO : IMPIEGATI AMMINISTRATIVI NON POSSONO APRIRE POSTA DELLA POLIZIA LOCALE |
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Notizia n° 41 del: 13/09/2008 [13:04] Autore: Segretario
LA POSTA IN ARRIVO PUO' ESSERE APERTA SOLO DA AGENTI ED UFFICIALI DI P.G. Innovativa circolare della Procura della Repubblica di Viterbo L'impiegato comunale addetto allo smistamento della posta e al protocollo non può aprire le buste indirizzate alla polizia locale e nemmeno accedere al contenuto dei plichi dei vigili in spedizione. E questa regola deve essere particolarmente rigorosa in riferimento alle pratiche di polizia giudiziaria che sono sempre sottoposte a segreto istruttorio. Lo ha chiarito la procura della repubblica di Viterbo con l'innovativa circolare del 3 giugno 2008. La questione del maneggio della posta indirizzata alla polizia municipale da parte di uffici diversi da quelli della vigilanza urbana è frequentemente oggetto di interesse in sede di riorganizzazione comunale per la delicatezza delle informazioni contenute nei plichi. Oltre alle normali contravvenzioni stradali, infatti, possono transitare nelle buste indirizzate ai comandi dati sensibili come referti medici, pratiche di polizia giudiziaria, esposti e querele. Ordinariamente, specie per la posta in arrivo, l'addetto allo smistamento apre le buste e protocolla ogni atto, senza alcuna differenziazione tra pratiche. Questa modalità è tassativamente proibita dalla legge. Specifica infatti il procuratore laziale che «la corrispondenza indirizzata alla polizia locale che appaia, all'esame esterno, attinente ai compiti di polizia giudiziaria, può essere aperta ed esaminata solo da ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria dello stesso comando, stante il segreto sulle indagini penalmente sanzionato». In buona sostanza, ogni volta che l'addetto al protocollo mette mano a una delega di indagine o comunque a un atto indirizzato dalla procura della repubblica ad un organo di polizia giudiziaria commette un reato, punito dal combinato disposto degli artt. 326 e 329 del codice penale. Per quanto riguarda la posta in partenza relativa ad atti di indagine, prosegue la nota, essa va sempre consegnata chiusa e sigillata ad eventuali diversi uffici competenti per la spedizione. Nella pratica operativa questa modalità viene normalmente assicurata mentre la maggiore criticità deriva dalla gestione della posta in arrivo. Conclude quindi l'istruzione indirizzata a tutti i sindaci della provincia che per prevenire anche colpevoli violazioni del segreto istruttorio «appare opportuno che tutta la corrispondenza diretta alla polizia locale pervenga chiusa al rispettivo comando». Italia Oggi 12/9/2008 di Stefano Manzelli
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