Mercoledi 24-Aprile-2024

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PER INSERIRE IL PROPRIO ANNUNCIO DI MOBILITA' SU LIPOL.IT e FACEBOOK

comunicare : nome e cognome, posizione professionale, profilo professionale, gli enti di partenza e destinazione, telefono e/o mail, note particolari

per il sito www.lipol.it inviando mail a sindacatolipol@virgilio.it

(ogni singolo annuncio, rimarrà visibile online per circa 12 mesi dalla data d'inserimento)

per facebook cliccando sul link qui sotto
Lipol - Mobilità compensativa Polizia Locale ed enti locali

Inoltre per i soli colleghi iscritti al nostro sindacato, che ne facciano richiesta, prestiamo piena assistenza nella ricerca della mobilità (anche attraverso i nostri referenti sui territori) e per tutto l'iter burocratico.

Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta.

Si ringrazia per la fattiva collaborazione

IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini


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E' estorsione costringere i dipendenti ad accettare trattamenti retributivi inferiori

Notizia n° 6 del: 22/05/2013 [20:09] Autore: Agentecc

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 42352 del 30 ottobre 2012, ha confermato la condanna per estorsione al datore di lavoro che costringe i dipendenti ad accettare trattamenti retributivi inferiori ai limiti di legge, sotto minaccia di illegittimo licenziamento.

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E\' estorsione minacciare un dipendente per costringerlo ad accettare condizioni di lavoro contrarie ai contratti

Notizia n° 5 del: 22/05/2013 [20:09] Autore: Dansegretario

La Cassazione, con sentenza n° 3426/2012, ha precisato che commette il delitto di estorsione il datore di lavoro che minaccia il proprio dipendente, anche di licenziarlo, al fine di fargli accettare condizioni di lavoro contrarie alle leggi e ai contratti collettivi.

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Non commette omessa custodia chi detiene un'arma in un armadio chiuso a chiave

Notizia n° 4 del: 22/05/2013 [20:01] Autore: Agentecc

Nessuna legge impone anche l'installazione di un sistema d'allarme, ma è sufficiente che l'arma sia custodita in un armadio chiuso a chiave all'interno della propria abitazione.
Lo ha stabilito la Cassazione, sez. I pen., con la sentenza n. 20474 del 13 maggio 2013.

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