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Si prega tutti coloro che abbiano ottenuto la mobilità, di darne comunicazione per cancellare la richiesta.

                                                Si ringrazia per la fattiva collaborazione

IL Segretario Generale Nazionale Daniele Minichini


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Via libera alla patente di guida europea

Immagine della News Notizia n° 79   del: 27/03/2006 [21:15]   Autore: Segretario generale
  
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Via libera Consiglio dei ministri Ue alla patente di guida europea. Il Consiglio ha infatti oggi raggiunto un accordo politico sulla proposta presentata dalla Commissione europea nel 2003 (COM(2003)621 - IP/03/1435) a proposito del documento. La direttiva entrerà così in vigore entro la fine del 2006 e sarà applicabile alla fine del 2012.

"La patente di guida europea - ha dichiarato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione Ue - è di vitale importanza per la sicurezza stradale e per la lotta alle frodi. Viaggiare in Europa sarà più facile e saranno eliminati gli ostacoli burocratici. Tutti i conducenti avranno patenti chiare e moderne che saranno accettate in tutti gli Stati membri - sono molto lieto che il Consiglio sia riuscito a concludere questo accordo".

Un modello unico, con formato simile a una carta di credito, sostituirà gli oltre 110 modelli diversi attualmente in circolazione. Il documento indicherà chi è autorizzato a guidare i vari tipi di veicoli. L'accordo prevede l'introduzione di una patente per i motocicli e stabilisce il principio dell'accesso graduale alle motociclette di maggiori dimensioni e cilindrata superiore. L'accesso diretto alla categoria superiore sarà possibile soltanto a partire dall'età di 24 anni dopo un esame teorico e pratico. Chi desidera guidare le motociclette più potenti prima di aver raggiunto l'età prescritta dovrà avere almeno due anni di esperienza di guida su modelli meno potenti. Il nuovo regolamento fissa inoltre requisiti minimi per gli esaminatori.

Secondo le nuove regole le patenti per la guida di autovetture avranno una validità di 10 anni, che gli Stati membri potranno prolungare fino a 15 anni. Gli Stati membri hanno però la facoltà di organizzare una visita medica al momento del rinnovo amministrativo della patente

tratto da helpconsumatori

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Denuncia penale per il Campidoglio

Immagine della News Notizia n° 78   del: 27/03/2006 [19:55]   Autore: Segretario generale
Doveva essere immediatamente esecutiva, come tutte le sentenze del Tribunale del Lavoro, ma il Comune di Roma proprio non vuole rispettare la decisione di quel giudice che, nel 2004, gli aveva intimato di dare la giusta collocazione agli 88 vigili urbani che avevano fatto ricorso. Una questione di mansioni e di stipendi adeguati, che da allora è rimasta sulla carta nonostante una legge del 2000 chiarisca in maniera inequivocabile gli obblighi imposti in materia all'amministrazione.
Stufi di aspettare il riconoscimento di quanto dovuto per legge e riconosciuto da una sentenza, gli agenti della municipale hanno deciso di presentare una denuncia. Penale, questa volta. E già, perché pare che questa vicenda vada al di là degli aspetti strettamente tecnici. Pochi hanno digerito la decisione del Comune di bandire un concorso interno (1416 posti) per dare ai vigili quello che avrebbero dovuto avere di diritto, ossia il passaggio dalla categoria C alla D, con relativa posizione economica.
E poiché gli aventi diritto erano più di 2000, ecco che un esercito di esclusi è pronto a dare battaglia a colpi di carta bollata. Agli 88 vigili che per primi hanno deciso di fare ricorso, per poi vincerlo, dopo la sentenza altri 500 si sono rivolti all'associazione dei dipendenti capitolini Ermes per essere tutelati legalmente. Insomma, una questione che rischia di provocare un certo fastidio all'amministrazione capitolina, soprattutto ora che un giudice dovrà valutare se nella gestione della querelle ci siano aspetti di rilevanza penale.
Nella denuncia vengono riassunti tutti i passaggi decisivi della vicenda, dalla sentenza alle sollecitazioni giunte al Comune per farla rispettare. Come quando gli stessi lavoratori hanno ottenuto dal giudice la nomina dell'ufficiale giudiziario che avrebbe dovuto procedere all'esecuzione. «Il 14 luglio del 2005 - si legge nella denuncia - data del primo accesso dell'ufficiale giudiziario, il dirigente dell'unità organizzativa gestione del personale del Comune dichiarava espressamente: “Confermo che nei prossimi venti giorni darò inizio alla procedura per l'attuazione del contenuto della sentenza”».
Il successivo 5 settembre, data del nuovo accesso dell'ufficiale giudiziario, lo stesso dirigente sosteneva che il 3 agosto 2005 si era tenuto un incontro tra l'amministrazione e le organizzazioni sindacali per dare avvio all'iter stabilito dal giudice del lavoro e che dopo i 30 giorni imposti dalla procedura di concertazione la giunta comunale avrebbe proceduto all'atto deliberativo. Il 4 ottobre del 2005, difatti, l'amministrazione presentava ai sindacati interessati uno schema di delibera contenente una proposta di esecuzione della sentenza.
Problema risolto? Niente affatto. Il Comune ha continuato a fare orecchie da mercante, nonostante la diffida notificata dai lavoratori nel novembre del 2005. È del febbraio del 2006 l'atto di interpello al quale l'amministrazione risponde comunicando che la proposta di delibera che doveva essere sottoposta alla giunta era stata restituita all'assessore alle Politiche delle risorse umane. «Appariva chiaro - dice ancora la denuncia - che il Comune, in assenza di valide motivazioni e in maniera arbitraria, ometteva di eseguire quanto disposto dal Tribunale». Dopo 16 mesi, dunque, i vigili urbani ancora aspettano.
«Devo constatare con disappunto - commenta il presidente dell'associazione Ermes, Luciano Andreoni - che il Comune continua con il suo comportamento arrogante ed omissivo». Anche il direttore della Ermes, Roberto Angelini, dice la sua: «Quando si è costretti ad intervenire penalmente per far rispettare una sentenza del giudice del lavoro significa che chi deve ottemperare manca di quella
sensibilità giuridica indispensabile per non far venire meno la fiducia nella giustizia».
(25/03/2006 - Il Giornale)

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Contratto EELL biennio economico,intoppi nell'iter

Immagine della News Notizia n° 77   del: 25/03/2006 [23:35]   Autore: Segretario generale
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 23 marzo, non ha dato il via libera al rinnovo dei Contratti settori Enti Locali e Sanità (oltre 600.000 dipendenti per le Autonomie Locali). I contratti sono ancora impelagati nei meandri del loro percorso.
In pratica, per quanto attiene al percorso procedurale del Contratto, sono da superare due altri “ostacoli”, il Comitato di Settore e la Corte dei Conti. Il Comitato di Settore del Comparto Regioni e Autonomie locali, riunitosi  per la ratifica dell’ipotesi di accordo del biennio 2004- 2005 del comparto, si è aggiornato a martedì 28 p.v. alle ore 10.30, allo scopo di verificare la presenza di tutte le condizioni per raggiungere un accordo unanime sull’ipotesi di contratto alla presenza di tutte le componenti.
Successivamente, dopo che il Governo avrà dato il via libera, la Corte dei Conti avrà 15 giorni di tempo per la registrazione dell’accordo. Seguirà poi la firma ufficiale e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Solo dopo i dipendenti potranno ricevere gli arretrati e l’aumento, quindi le previsioni ottimistiche prevedono non prima della busta paga di giugno.
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