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Pignataro: indagati sindaco e Vigili Urbani   Stampa questo documento dal titolo: . Stampa

Nella edizione campana del quotidiano ‘la Repubblica’, oggi è stato pubblicato un servizio a firma di Antonio Corbo con il titolo: ‘Camorra, la farsa delle confische – Indagine su sindaci e vigili urbani’. Nell’articolo, molto ampio e dettagliato, si legge, tra l'altro, che i carabinieri del Comando provinciale di Caserta, guidati dal colonnello Carmelo Burgio, “hanno denunciato alla magistratura anche il sindaco di Pignataro Maggiore e i vigili urbani. Al clan Ligato - è scritto nel servizio - non fu evitato lo scempio della villa confiscata. Porte, pavimenti, vetri, persino i sanitari: tutto distrutto. Per la serie: dopo di noi, nessuno”. La notizia è stata accolta favorevolmente dal “Comitato anticamorra di Pignataro Maggiore (CE)”, che in un in un comunicato, ha espresso “grande soddisfazione per l’inchiesta del procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Luigi Gay, sullo scandalo dei beni confiscati alle cosche camorristico-mafiose e restati nella piena disponibilità della criminalità organizzata. Il valoroso magistrato – aggiunge la nota – è un garanzia assoluta per i cittadini e per la necessità di andare fino in fondo senza guardare in faccia a nessuno in situazioni gravissime come quelle verificatesi a Pignataro Maggiore, a Casal di Principe e ad Arienzo. Le indagini della magistratura su una vicenda che è stata al centro di scottanti e pericolose inchieste dei cronisti Davide De Stavola, Carlo Pascarella ed Enzo Palmesano, tutti e tre minacciati di morte – conclude la nota del Comitato anticamorra di Pignataro Maggiore – “arrivano proprio all’indomani della nomina della Commissione della prefettura per un monitoraggio sui beni confiscati. Il cerchio si stringe”.

Fonte: Comune di Pignataro



Pubblicazione del: 27/10/2007
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