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Cassazione: va risarcito sonno interrotto da abbaiare cani



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Accordati mille euro di risarcimento a un catanese che ha dimostrato che l'ininterrotto abbaiare, anche di notte, dei due animali del vicino ha impedito il suo riposo

Va risarcito il sonno delle persone turbato dal continuo abbaiare dei cani. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, accordando mille euro di risarcimento a un catanese, Roberto P., che, certificazione medica alla mano, aveva dimostrato che l'ininterrotto abbaiare, anche di notte, dei due cani del vicino aveva impedito il suo riposo. Non solo, la Suprema Corte dice anche chiaramente che la sanzione nei confronti dei proprietari di cani scatta anche se ''rimane leso l'interesse di una persona singola''.
Stanco dell'ininterrotto abbaiare dei due animali, sia di giorno che di notte, Roberto P. si è rivolto alla giustizia per chiedere la condanna del proprietario degli animali. Di qui la sanzione di 100 euro d'ammenda a Vito D.B., inflitta dal Tribunale di Catania nel luglio del 2005, che riconosceva nei confronti della parte lesa anche un risarcimento di 1.000 euro per il sonno turbato. Contro questa decisione il proprietario dei cani si è rivolto alla Cassazione, sostenendo che si trattava di un risarcimento eccessivo e che comunque l'articolo 659 del Codice penale sanziona chi turba la tranquillità e il riposo di più persone.
La Suprema Corte (sentenza 26107) ha dichiarato inammissibile il ricorso di Vito D.B. confermando anche la legittimità dei 1.000 euro di risarcimento accordati, ''avuto riguardo alla certificazione medica prodotta e alla durata del disturbo''. Quanto al fatto che, secondo la difesa del ricorrente, la sanzione doveva scattare solo in caso di disturbo di più persone, la Suprema Corte ricorda che ''anche il ridotto ambito delle molestie non esclude la sussistenza del reato potendo esso ravvisarsi anche nel caso in cui rimanga leso l'interesse di una persona singola''.
Problema, registra ancora piazza Cavour che in questo caso nemmeno si è posto, dal momento che ''l'abbaiare di cani specialmente di notte è un fatto potenzialmente idoneo a disturbare il riposo o l'occupazione delle persone che risiedono nelle vicinanze della fonte del rumore''.
Roma, 7 set. (Adnkronos/Ign) -





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