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REGIONE TOSCANA: FABBISOGNO FORMATIVO DELLE POLIZIE LOCALI TOSCANE E I RUSSI STUDIANO IL MODELLO



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Le cronache nazionali segnalano sempre di piu' una tendenza all'utilizzo delle polizie locali in compiti di repressione, con competenze e tipologie di impiego che sembrerebbero piu' idonee ad altri corpi, ma in Toscana pare emergere un'altra strada che punta su una professionalita' in cui pesano di piu' capacita' di prevenzione, mediazione e dialogo.

Ed e' questo quanto emerge da una ricerca commissionata dalla Regione Toscana al Dipartimento di scienze sociali dell'universita' di Pisa e coordinata dal professor Fedele Ruggeri per valutare il fabbisogno formativo delle polizie locali toscane. Ricerca che ha coinvolto tutti i comandanti della regione.


''Credo che da essa si possa ricavare agevolmente che la polizia toscana non punta a un modello da superpoliziotto da telefilm americano, ma piuttosto a crescere come una realta' di professionisti in grado di comunicare con i cittadini, di essere ben presenti nelle proprie comunita' di essere sempre adeguatamente aggiornati sulle novita' giuridiche e sugli aspetti deontologici - spiega il vicepresidente Federico Gelli - Tutto questo mi sembra molto importante, cosi' come e' molto importante che non siano particolarmente diffuse tentazioni di ronde o comunque di cittadini che indossano impropriamente il ruolo di vigilantes, ma che semmai ci sia un solido rapporto di fiducia e collaborazione con gli operatori della sicurezza.

Tutto questo rappresenta una premessa necessaria per rendere davvero operativa quella polizia di prossimita' o di comunita' su cui come governo regionale stiamo puntando con forza''. I dati della ricerca dimostrano, per esempio, che i comandanti delle polizie toscane assegnano un maggiore indice di importanza alla formazione in materie giuridiche (86%) e al rapporto con i cittadini (81,9%), ma anche al miglioramento delle capacita' di comunicazione e mediazione (68,8%). Quanto agli argomenti dei corsi, la conoscenza del codice della strada e' richiesta piu' della legislazione e tecnica delle armi (88,7 contro 60,8%), l'etica professionale piu' della difesa personale (78,8 contro 65,7%). Quanto all'identikit dei comandanti di polizia toscani il 20% e' di sesso femminile, il 60% ha meno di 50 anni, oltre il 40% ha almeno una laurea triennale. Uno su tre ha avuto in precedenza esperienze di lavoro nel settore privato.

Del modello di polizia toscana si parlera' anche in questi giorni, nel contesto della visita di una delegazione russa per conoscere a fondo il modello toscano, in vista dell'introduzione anche in Russia di un corpo di polizia locale attualmente inesistente.
APCom 15/10/2008





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