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ALCUNI PUNTI DEL NUOVO REGOLAMENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE DELLA REGIONE TOSCANA CHE DOVRA' ESSERE APPROVATO



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Manganello, basco rosso e fazzoletto da collo sulla divisa blu. Per le donne, torna l'uniforme ufficiale con la gonna. In nome dell'uniformità e della sicurezza, la Regione Toscana stila il nuovo regolamento della polizia municipale che verrà approvato a fine mese. Così il vigile dovrà dotarsi di quello che la Regione chiama «bastone distanziatore». Ma che di fatto, è il tanto discusso manganello. Si trova nell'elenco delle attrezzature di cui potrà dotarsi la polizia municipale. Saranno poi i singoli comuni a decidere se dotarsi o meno di questo strumento, che è consentito a fini di difesa. «Credo che quest'accezione meglio identifichi questo strumento - dice il vicepresidente della Regione e assessore alle politiche di sicurezza, Federico Gelli - serve per la difesa personale, molto utile in alcune situazioni in cui agiscono i vigili. Chiamarlo manganello sembra già di per sé un termine che indica l'offesa, ma non lo è». BASCO E MANGANELLO. Con questo regolamento, la Regione attua la legge regionale 12 approvata nel 2006 che all'articolo 6 cita il riferimento alle attrezzature in dotazione del corpo: «I comuni e le province possono prevedere che gli operatori siano dotati di presidi tattici difensivi, diversi dalle armi, ai fini di prevenzione e protezione dai rischi professionali». Gelli porta un esempio pratico: «Un agente è andato a svegliare un punkabbestia -racconta - ed è stato aggredito dal cane che dormiva con lui. Se avesse avuto il bastone non avrebbe rischiato in prima persona». Le polemiche non tardano ad arrivare: «Non deve esserci preclusione ideologica - tuona Sergio Bedessi, del coordinamento comandanti polizie municipali toscane - ma si deve avere il coraggio di dire semplicemente che è un manganello. Chiamarlo bastone è un eufemismo che dice tutto e niente». Saranno anche introdotte le fascette di plastica e i caschi protettivi. Oltre a unificare le attrezzature a disposizione della polizia municipale, il regolamento regionale prevede anche le uniformi tutte uguali, gli standard di servizio e la modulistica. Un lavoro che va avanti da oltre un anno attraverso una speciale commissione di cui fanno parte alcuni rappresentanti del corpo di polizia. «Da un lato si tratta di una questione di visibilità rispetto all'immagine delle uniformi, dall'altro di omogeneità di tutte le attrezzature e materiali di cui il comando si può dotare». E proprio sulla nuova immagine che avranno i vigili della Toscana, ci sono grandi novità. Le più visibili sono sicuramente quelle rosse: basco e fazzoletto da collo, per l'uniforme operativa. «Con il vestito blu, saranno sicuramente un cazzotto su un occhio - dice Bedessi - E' importante che siano visibili ma si dovrebbe mantenere un minimo di dignità, non siamo mica rificolone». Le donne faranno invece un tuffo nel passato: ritorna l'uniforme ufficiale con la gonna. «E' un lavoro apprezzabile, ma credo che si dovrebbe puntare ad un'uniformità anche fra le regioni - commenta Vincenzo Strippoli, presidente regionale dell'associazione nazionale comandanti e ufficiali della polizia municipale (Ancupm) - Il risultato non è sempre apprezzabile in particolare nel capitolo che riguarda i gradi: alcuni ufficiali si ritroveranno improvvisamente sottoufficiali».





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